ReciprocaMensa, in stretta collaborazione con il Comune di Santena, ha lanciato un nuovo progetto dedicato al cruciale tema dello "Spreco Alimentare e Povertà". L’iniziativa, presentata lunedì 11 dicembre 2023 nel salone municipale dall’Ass. Ugo Cosimo Trimboli e dal V. Presidente Mauro Sensi, ha visto il coinvolgimento di diverse realtà territoriali che lavorano nell’ambito del sociale e dell’ambiente: l’amministrazione comunale di Cambiano, il gruppo scout Santena 1, le Parrocchie di Santena e Cambiano, i giovani dell’oratorio San Luigi, l’Istituto Comprensivo di Santena, Legambiente Moncalieri, il circolo Platano di Santena e infine il Consorzio Chierese per i Servizi.
«Questa iniziativa rappresenta un passo concreto verso la costruzione di una comunità più consapevole e solidale - sottolinea Ugo Cosimo Trimboli assessore alla Cultura del Comune di Santena - C’è ancora poca cultura alimentare, sia da un punto vista dello spreco del cibo che della qualità. Per questo è necessario partire dai più piccoli per dare la giusta direzione al futuro e lavorare con gli adulti per migliorare il presente».
L'iniziativa, evidenzia Mauro Sensi è mirata a stimolare la riflessione su due questioni fondamentali, spreco alimentare e povertà, che toccano da vicino la nostra società, si propone di sensibilizzare l'opinione pubblica e mettere in atto strategie sul larga scala per migliorare la qualità della vita delle persone. L'obiettivo principale è sia promuovere una maggiore consapevolezza nella gestione dell'approvvigionamento e dell'utilizzo delle risorse alimentari nell’ambito familiare sia nel considerare che circa il 9 % della popolazione santenese vive in uno stato di povertà assoluta.
Mauro Sensi evidenzia ancora che «il paradosso della nostra società consumistica è che mentre da un lato sprechiamo dall’altro lato ci sono persone che non riescono a mangiare tutti i giorni, dobbiamo sviluppare una sensibilità alle persone che sono in difficoltà, dobbiamo pensare che la persona povera potrebbe essere il vicino della porta accanto».
Saranno creati gruppi di lavoro per progettare e seguire i diversi aspetti: «L’obiettivo finale è evitare lo spreco alimentare ed aver creato una sensibilità comunitaria verso le persone che sono in stato di bisogno».
Il progetto si concentrerà su diverse attività e iniziative, tra cui:
Seminari Educativi: organizzazione di seminari aperti al pubblico per informare e educare sulla riduzione dello spreco alimentare e le sfide legate alla povertà.
Campagne di Sensibilizzazione: lancio di campagne mirate sui social media, sui mezzi di comunicazione locali e attraverso materiale informativo stampato per coinvolgere attivamente tutta la comunità.
Collaborazioni con le Associazioni Locali: Reciproca Mensa lavorerà a stretto contatto con associazioni locali per implementare soluzioni pratiche e fornire supporto a coloro che sono più vulnerabili.
Promozione della Sostenibilità Alimentare: sviluppo e promozione di pratiche sostenibili nell'approvvigionamento alimentare, incoraggiando la comunità a fare scelte consapevoli.
«Ci sono fattori sociali che influenzano negativamente il consumo di cibo - precisa Trimboli - Spesso chi mangia male è anche chi ha problemi economici, innescando così un circolo vizioso difficile da sradicare. Ultimo e non meno importante, riguarda i rifiuti, circa un 1/3 è cibo che buttiamo, ovvero organico, difficile da smaltire e soprattutto più caro a livello di bolletta rifiuti, perché più pesante. Dobbiamo far comprendere il messaggio che evitando lo spreco di cibo, oltre a diminuire i costi vivi del prodotto che viene buttato, risparmiamo sull’immondizia, sui trasporti ed incentiviamo le produzioni locali, con benefici economici e sulla salute».
Il progetto inizierà nei primi mesi del 2024 con la proiezione di un film “ Non morirò di fame “ per poi proseguire durante tutto il primo semestre del 2024 in rete con il Comune di Cambiano e tutte le realtà territoriali che vorranno contribuire.
«Non è un caso che questa iniziativa parta da Santena da cui ha preso il via anche il progetto del Distretto del Cibo del Chierese Carmagnolese - sottolinea Trimboli - Le due iniziative sono strettamente correlate. L’educazione alimentare parte da una strategia trasversale tra territori. Capire dove i prodotti nascono, quando si coltivano, è fondamentale per comprendere ad esempio che le fragole o i pomodori in inverno sono fuori stagione e che per consumarli facciamo un danno sia a livello produttivo che ambientale».
«Lavoreremo perché la popolazione partecipi attivamente a questo progetto, affinché tutta la comunità possa contribuire a costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti e nessuno sia lasciato indietro». conclude l'Assessore.